domenica, febbraio 20, 2005

UNA FACCIA DI BRONZO PRESIDENZIALE

Il blog "TrevisoNewYorkNietche" ne ha già parlato in un recente post, ma sull'argomento voglio tornarci lo stesso. Si tratta del comunicato con cui il presidente della Provincia Luca Zaia sbandiera i grandi risultati ottenuti dal tavolo tecnico zonale in materia di lotta allo smog. Al tavolo hanno partecipato i comuni confinanti con Treviso e Mogliano (24 compresi i due centri maggiori) a cui era stato chiesto di aderire all'iniziativa di istituire nei loro territorio il regime di circolazione a targhe alterne per almeno due giorni alla settimana. In caso contrario, le targhe alterne sarebbero rimaste un obbligo solo per Treviso e Mogliano ma per cinque giorni alla settimana. Tra i sindaci dei comuni minori c'era grande scetticismo. Loro, non essendo obbligati a prendere simili provvedimenti, di targhe alterne non ne volevamo proprio sapere. Ma nei giorni scorsi Zaia, e le interviste concesse a giornali e Tv e mai smentite ne sono testimoni, aveva garantito che sarebbe riuscito a convincerli perchè "Serve un piccolo sacrificio da parte di tutti". Altre perle: "Nessun problema, convincerò i sindaci", "andrò di persona al tavolo", "a fare le targhe alterne per due giorni la settimana non muore nessuno", "tutti devono capire". Risultato: Zaia alla riunione non s'è mai visto, le targhe alterne sono state sonoramente bocciate con grande irritazione di Treviso e Mogliano. Unico provvedimento la limitazione dell'orario di riscaldamento, che non servirà a niente perchè riguarda pochi condomini e perché non può essere controllata. E Zaia cosa fa? Brinda al successo, elogia l'impegno della Provincia nella lotta contro il Pm10 (strano, non se n'era mai accorto nessuno, al punto che la stessa Provincia non ha mai fatto niente prima di essere obbligata dalla Regione...) e attacca chi lo accusa di non aver voluto prendere una posizione, oltre che di aver disertato il tavolo. Incredibile e irritante. Leggere per credere.

“Grande prova di squadra da parte della Marca – afferma il presidente della Provincia di Treviso, Luca Zaia – Con la riunione di ieri si è visto chiaramente che il territorio, in caso di emergenza, è in grado di pensare e lavorare assieme. La Marca ha preso delle decisioni adatte alle esigenze specifiche delle singole località senza favoritismi. Lo stato dell’ambiente è una delle prime sfide che la nostra provincia ha dovuto e che ha saputo affrontare assieme. Un’unione già emersa dal Piano Strategico, che ha individuato nel secondo asse l’ambiente come una delle prime problematiche da affrontare unitamente. I Comuni, riunitisi ieri ad un tavolo di lavori, infatti sono riusciti a trovare punti di congiunzione nelle soluzioni offerte dalla Provincia. Infatti, della rosa di proposte fatte, sono state votate all’unanimità le seguenti: l’attuazione del blocco totale delle auto per due domeniche del 27 febbraio e 13 marzo, la limitazione di temperatura alle caldaie (20 gradi per le abitazioni, 18 gradi per le aziende), il divieto assoluto di combustione a legna e biomasse per impianti superiori ai 35 kw (in compresenza di combustibili gassosi), il censimento entro 90 giorni delle caldaie non convertite a combustibili ecologici delle istituzioni pubbliche. Mi rammarico che comunque si sia colta immediatamente l’opportunità per fare “polemica politica” a scapito della salute delle persone, guarda caso a meno di un mese dalle elezioni. Ho letto sui giornali che nel tavolo zonale indetto ieri, giovedì 18 febbraio la “Provincia è stata evasiva” ed ha mancato nel suo “ruolo di surroga e di coordinatore dei Comuni.” Mi dispiace dover sottolineare che l’Amministrazione provinciale fin dai primi allarmi sul futuro sforamento delle Pm10 nella Marca, si è erta a capofila nell’organizzazione di una strategia in concerto con tutte le amministrazioni comunali. Chi ha deciso di convocare i tavoli zonali con i 95 comuni trevigiani? La Provincia di Treviso non si è mai tirata indietro: a partire dall’organizzazione del Convegno a villa Franchetti sullo Stato dell’Ambiente dove invitava a prendere atto della situazione generale della nostra atmosfera, e a seguire la convocazione dei tavoli zonali programmati in tutto il territorio della Marca, e i precedenti incontri realizzati con le associazioni di categoria e con aziende per il reperimento di soluzioni alternative (come l’istituzione del bollino blu). La mancata risposta all’estensione delle targhe alterne a tutta la Marca va cercata altrove. La Provincia di Treviso non ha il potere di obbligare le altre amministrazioni comunali ad accettare le proprie decisioni. Inoltre per quanto riguarda le critiche alla mia assenza all’incontro di ieri, vorrei sottolineare che chi si è lamentato ha perso una buona occasione per stare zitto. Vorrei far notare che anche la signora Katia Signori, che ha tanto criticato la Provincia per l’assenza d’intervento, si è presentata in sostituzione del suo Sindaco, Diego Bottacin. Noi non ci siamo mai astenuti dalle nostre responsabilità: ai tavoli zonali in rappresentanza della Provincia non c’era uno stagista, ma il vicepresidente della Provincia che, per chi se lo fosse dimenticato, ricordo essere assessore all’ambiente e quindi la persona più indicata a rappresentarmi”.

P.s: Mentre il comunicato veniva inviato alle redazioni,Zaia rilasciava un'intervista (anche questa mai smentita) in cui afferma che la "Provincia ha il potere di precettare i comuni ma non lo eserciterà". Nessuna contraddizione con la riga letta qui sopra dove si dice "La Provincia di Treviso non ha il potere di obbligare le altre amministrazioni comunali ad accettare le proprie decisioni"?