giovedì, giugno 30, 2005

E VAI COL BASKET-MERCATO!!

E adesso mi dedico ad una cosa che, per mia sfortuna, faccio in rarissime occasioni: un bel pezzo di basket-mercato. Allora, cominciamo.
La Benetton ha vari problemi da risolvere tra cui quello del play. Partito Bulleri, il neo coach David Blatt deve sciogliere il nodo legato alla regia. Tanti i nomi che si fanno in questi giorni, due su tutti: l'italiano Marco Modente e l'americano Duane Woodward. Il primo è in "uscita" (vero Nietzsche?) da Reggio Emila reduce da un'ottima stagione. Sulle sue tracce però si sono scatenati in tanti: oltre a Treviso, ci sono anche Milano (e per lui sarebbe un ritorno) e Varese. Di certo il ragazzo, che si sta ben comportando anche in Nazionale, piace molto a Gherardini. Mordente però potrebbe ricoprire il ruolo di rincalzo sia per il play che per la guardia. Per il posto da titolare ci vuole altro. E quindi eccoci arrivati al secondo nome nella lista del Gm trevigiano: Duane Woodward. Americano, ultimo campionato a Roseto dove ha incantato trascinando gli abruzzesi ai play off. Sarebbe l'uomo giusto per guidare il quintetto biancoverde, ma la Benetton deve vincere la concorrenza di Siena.
Viene dato in partenza, nonostante le smentite degli ultimi tempi, Denis Marconato. La corte del Barcellona è insistente e non è detto che di fronte ad una sostanziosa offerta la Benetton non possa rivedere l'incedibilità del capitano (ma poi si dovrebbe trovare un altro centro capace di stoppare, prendere rimbalzi, creare spazi e trattare la palla come un "piccolo". Mica facile....). I catalani dopo l'arrivo del nuovo ds Zoran Savic (ex Fortitudo) sono scatenati e vogliono centrare anche un altro colpo: strappare proprio alla Fortitudo e alla Nba (dove potrebbe tranquillamente approdare) Matiaz Smodis.
Parliamo di ex: l'indimenticato Tyus Endey, terminata la sfortunata esperienza romana, sembra indirizzato verso Napoli dove Piero Bucchi lo accoglierebbe a braccia aperte dopo averlo allenato a Treviso nel 2000. Infine Uros Slokar, proprietà della Benetton ma dato in prestito a Udine nell'ultima stagione: ai draft Nba è stato scelto con il numero 58 (secondo giro se non sbaglio) dai Toronto Raptors. Poteva andare meglio. Ma mi chiedo: come può un giocatore che non riesce ad essere protagonista in Italia sfondare tra i professionisti americani? Se mai andrà in Canada passerà inevitabilmente gran parte del suo tempo a guardare gli altri giocare. E' vero, guadagnerà un sacco di soldi (ne prenderebbe molti anche in Europa, ma giocando) però senza migliorarsi: ha senso?

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

So che volevi provocarmi e mi faccio provocare volentieri. Come mai non leggo che "la Benetton ha firmato un prospetto"? Che poi in italiano si direbbe: "la Benetton ha ingaggiato un giovane interessante". Per questioni di anzianità (molta anzianità, ahimé) mi ritengo autorizzato a segnare con matita blu sia quell'uso transitivo di firmare sia la parola prospetto (entrambe imitazioni - non traduzioni - dell'inglese, che usa "prospect" e "xy was signed by the Lakers").

Et de hoc satis :-)

10:50 AM  
Blogger bucaniere said...

Se la Benetton avesse "firmato un prospetto" (e soprattutto se lo sapessi), lo scriverei.
Se non ti piace il gergo del basket, c'è sempre il golf...:-))

5:09 PM  
Anonymous Anonimo said...

Golf? Quanto a gergo siamo ancora peggio, se possibile...

Per quanto riguarda la questione linguistica la chiuderò (almeno io) dicendo che non si tratta di un linguaggio specialistico, si tratta semplicemente di parlare o non parlare in italiano. La differenza è che il linguaggio specialistico non può essere sostituito - se non a costo di imprecisioni - con un altro, mentre quello del basket, come ti ho dimostrato, appartiene soltanto alla categoria della lingua italiana scorretta, visto che praticamente ogni espressione che io ti contesto può essere sostituita da un'altra che appartiene alla lingua italiana.

Non sono io che posso darmi al golf, siete voi che dovere smetterla di leggere una parola in inglese e trasportarla di peso in italiano ("prospect" diventa "prospetto"). Prendetevi un vocabolarietto, ce ne sono alcuni che non costano molto. Se andiamo avanti così fra poco quelli come te invece di dire "sono un uomo" diranno "I amo a mano"...

Ma è vero che la Benetton cerca anche uno spot tre e mezzo? ;-)

2:35 AM  
Blogger bucaniere said...

"Quelli come me"?

Non ho nessuna voglia di litigare. Mettiamola così: gli appassionati di basket continueranno a parlare nel loro gergo capendosi alla perfezione. Quelli come te continueranno invece a partecipare ai convegni dell"Accademia della Crusca" beandosi della propria capacità di parlare un italiano puro e perfetto e alzando il naso di fronte alle masse di zotici. Ok?

7:40 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ovviamente non c'è niente di ok.

Allora, ho un po' esagerato con il "quelli come voi", visto che so perfettamente che l'italiano lo conosci bene. Detto questo mi stupisco che tu possa difendere certe espressioni degli appassionati di basket che non parlano italiano. A parte il fatto che l'Accademia della Crusca è un'istituzione più moderna e all'avanguardia di quello che si pensi, non voglio ripetere la differenza fra un gergo tecnico e la trasposizione in italiano di parole inglesi (che hanno un significato diverso) con effetti comici, tipo "prospetto" e "firmare un giocatore". Lasciare che la lingua italiana si evolva non significa maltrattarla.

Tutto qui, il resto ce lo diremo davanti alla solita birra. Ok?

12:39 AM  
Blogger bucaniere said...

Ok.

1:23 AM  

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