domenica, giugno 26, 2005

PERICOLO ANTENNA

Impazza la protesta contro le antenne. Residenti che scendono in strada e impediscono agli operai di installare i ripetitori, i nonni del centro anziani che cacciano dal loro cortile tecnici e si mettono in forte contrapposizione addirittura con il vice sindaco Giancarlo Gentilini. Insomma, un vero caos. Perchè? Perchè la gente ha paura che le antenne siano pericolose, che generino campi elettromagnetici troppo intensi e potenzialmente dannosi. Non si fidano delle misurazioni ufficiali, anche se effettuate da organismi seri come l'Arpav. E, in molti casi, si lasciano suggestionare.
Questo episodio me lo ha raccontato l'altra sera a cena un amico che lavora per una di quelle ditte che installano antenne. In questi giorni di incontriamo spesso davanti a cantieri: io per seguire le proteste della gente, lui per tentare di fare il suo lavoro.
"Quello che accade a Treviso non è una novità _ dice _ la gente sa poco di elettromagnetismo e di antenne, il più delle volte si fida di quello che dicono politici o tecnici improvvisati.
Un paio d'anni fa un mio collega doveva mettere un'antenna nel terriorio di un comune trevigiano. Come al solito grandi proteste. Alla fine l'antenna viene installata. Le proteste però continuano, fino a che tutti i residenti della zona si riuniscono in un teatro per un incontro pubblico. Ad un certo punto quelli che abitano vicino al ripetitore cominciano a dire che, da quando lo hanno installato, soffrono di malanni fisici. Dichiarazioni che allarmano la platea e fanno salire la tensione. Il mio collega assiste in silenzio ma alla fine non ne può più, prende la parola e dice: "sono il responsabile del cantiere e volevo comunicarvi che l'antenna non è ancora attiva, non è nemmeno stato fatto il collegamento dei cavi elettrici. E' solo un tubo di metallo piantato nel terreno....". Ma ci pensi? Questi già accusavano i sintomi più disparati e l'antenna non era ancora stata attivata".