lunedì, giugno 20, 2005

ROMANIA 2005: CROCIFISSA IN UN CONVENTO

Giugno 2005, dalla Romania arriva una notizia come questa. Senza parole.

Una suora di 23 anni crocifissa e lasciata morire nel suo stesso convento perché "posseduta dal demonio". Un padre superiore che ha dato l'ordine e le consorelle della vittima che lo hanno eseguito. Una rivolta sfociata in una sommossa quando gli alti rappresentanti della chiesa hanno cercato di entrare nell'edificio per capire che cosa era avvenuto. Una storia che viene dalla Romania quasi a voler confermare le cupe atmosfere di quelle terre.

Ma non è letteratura, la vicenda di suor Maricica Irina Cornici, probabilmente malata di schizofrenia, e uccisa nel tentativo di scacciare quello che Daniel Corogeanu, il padre superiore del convento ortodosso, era certo si trattasse del demonio.
Secondo le prime indegini avviate sul caso, il pope del convento della Santa Trinità di Tanaco, nella Romania orientale, e le quattro religiose avrebbero legato suor Irina e l'avrebbero rinchiusa nella sua cella, lasciandola senza acqua e senza cibo. Poi, stanchi delle sue proteste, l'avrebbero imbavagliata e crocifissa, lasciandola morire. E' accaduto il 15 giugno scorso e sia il patriarca della Chiesa ortodossa che la magistratura hanno avviato le indagini che si sono concluse per il momento con un'incriminazione per sequestro e omicidio per i cinque religiosi.
Ma quando ieri i rappresentanti della Chiesa ortodossa sono arrivati al convento per privare padre Corogeanu del diritto di officiare, è scoppiata una sommossa. Il pope e alcuni cittadini del villaggio - riferisce oggi in prima pagina il quotidiano romeno Evenimentul Zilei - hanno aggredito i religiosi e si sono barricati all'interno del convento.
Secondo i primi risultati medici, suor Irina è morta per "insufficienza cardio-respiratoria" dopo essere rimasta per tre giorni legata a una croce di legno senza bere e senza mangiare e con un asciugamano legato intorno alla bocca come bavaglio. Suor Irina era malata di schizofrenia, secondo i medici. La ragazza era cresciuta in un orfanotrofio ed era arrivata nel convento tre mesi prima per trovare un'amica. Poi aveva deciso di restare.
"Si tratta del gesto di un pope instabile dal punto di vista psicologico, che ha compiuto atti barbari pensando di curare la suora dagli spiriti maligni. E' un gesto che non ha niente a che fare con la tradizione e la spiritualità ortodossa", ha dichiarato il portavoce del patriarcato, il pope Costel Stoica.
Padre Daniel la pensa in tutt'altro modo e nei giorni scorsi ha detto di essere sorpreso dell'attenzione della stampa riguardo a questo caso visto che "l'esorcismo è una pratica comune nel cuore della Chiesa ortodossa romena: i miei metodi sono perfettamente noti agli altri preti".

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

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11:15 AM  

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