martedì, giugno 06, 2006

EUROCINDIA

Il bel libro di Federico Rampini, "Cindia", sottolinea la crescita di due colossi come Cina e India. Anzi, parlare di crescita è riduttivo: il Dragone e l'Elefante sono già belli grandi, due colonne dell'economia mondiale che si sono lasciate alle spalle la vecchia Europa e adesso minacciano da vicino gli Usa. Tanti i motivi elencati, ma ne sottolineo uno in particolare. In India la ricerca tecnologica è avanzatissima. Nelle materie scientifiche gli indiani sono insuperabili e la qualità dello loro università e talmente alta da fare concorrenza a mostri sacri come il Mit di Boston e la mitica Harvard. In più, con una popolazione di un miliardo di persone, possono fare una selezione che altri si sognano. Insomma lì i migliori sono veramente migliori, dei geni. Ma quanto guadagna un ricercatore indiano, uno super specializzato con tanto di master a vari livelli? Mille dollari al mese tutto compreso. Per questo le aziende informatiche di tutto il mondo hanno "delocalizzato" i loro cervelli in India, perchè, ad esempio, in Europa professionisti dello stesso livello guadagnano 5000 dollari al mese. Ecco, il punto è questo. Rampini sottolinea questo dato come un fatto negativo, ma per noi europei. Nel senso: loro sono più bravi e preparati ma guadagnano di meno, mentre noi i soliti esosi... Un ragionamento secondo me sbagliato: il salario giusto è quello europeo, quello praticato in India è sfruttamento bello e buono. La ritengo un'anomalia da correggere, non da lodare.
La discussione (se volete) è aperta.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Non è un problema di essere esosi o meno, il problema dovrebbe essere un altro: quali beni riesco ad acquistare e quale qualità della vita riesco ad avere con 5.000 dollari in Europa e con mille in India?

È da questo parametro che si deduce meglio lo sfruttamento. Chi ha voglia si faccia due calcoli, ma a naso credo che Rampini non abbia molto scampo.

2:55 AM  
Blogger bucaniere said...

Non penso che con mille dollari, seppur in India, ci si possa fare la bella vita. Altrimenti non si spiegherebbe perchè ingegneri, biologi, chimici ecc. indiani ad un certo punto scelgono di lasciare il loro paese per gli Usa e l'Europa. Ma per l'India questo non è un problema visto che ogni anno nelle sue università si laurea, soprattutto in materie scientifiche, un numero di giovani pari alla popolazione della Francia...

1:12 PM  

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