domenica, settembre 24, 2006

PUBBLICA AMMENDA

Pubblica ammenda dovuta all'amico Sandrino. Il suo blog mi ha dato uno spunto stupendo per un articolo, però scrivendolo non l'ho citato come fonte. L'ho fatto il giorno dopo in una ripresa, ma ormai la frittata l'avevo combinata. Amico, come ti ho già detto, avanzi una cena.

LO SCUDETTO DEI QUASI ONESTI

Allora, mi limito ai fatti. Guido Rossi, dopo aver svolto il suo mandato da killer in Federcalcio, viene premiato da Tronchetti Provera e messo a capo della Telecom. Poi scoppia il caso intercettazioni: centinaia di giornalisti, professionisti, manager, calciatori ecc. spiati. da chi? Ma dalla Telecom. Al centro dello scandalo ci finisce tale Tavaroli (dirigente Telecom responsabile della sicurezza) che ammette di aver riferito delle intercettazioni a Carlo Buora, amministratore delegato dell'azienda. Direte: e allora? Calma. Chi è Buora? Solamente il vicepresidente dell'Inter dal 30 gennaio 2004 dopo essere stato per tre anni membro deL cda (come il compagno Rossi). Quindi l'Inter, almeno i suoi massimi dirigenti, sembrano implicati in una storiaccia di intercettazioni illegali effettuate con il chiaro intento di portare dei vantaggi a qualcuno.
Ora, i vantaggi possono essere diversi e in diversi campi. A me incuriosisce il calcio. E pensare che le intercettazioni hanno riguardato anche calciatori e dirigenti e che poi qualcuno teneva costantemente informato di tutto il vice presidente della società che ha tratto i maggiori vantaggi dal Calciopoli (avversarie azzerate dalla giustizia sportiva fantoccio, scudetto regalato a tavolino), qualche dubbio me lo fa sorgere. E non solo a me, ma anche a qualche giornale. Tuttosport, ad esempio, si chiede se non sia il caso che il solerte ufficio indagini della federazione cominci ad annusare l'aria attorno alle sede nerazzurra. Ovviamente invece la gloriosa Gazzetta tiene sotto traccia tutto quanto: l'Inter non si tocca e il Milan lo si difende fino all'ultimo. Da buon giornale al di sotto delle parti, non si sogna nemmeno di ipotizzare che "Moratti il santo" abbia potuto organizzare una simile trappola.
Per quel che mi riguarda penso allo "scudetto degli onesti" e mi viene da ridere.

giovedì, settembre 21, 2006

ESPORTATORI DI ARBITRI

Se fosse vero, sarebbe clamoroso. Al momento non posso bollarla come una bufala perchè non ho elementi per farlo, però rimango scettico. Secondo questo sito della Pravda (versione in italiano) il prossimo big match del campionato russo dovrebbe essere arbitrato da un fischietto italiano. E questo perchè quelli russi sembrano piuttosto scarsi a giudicare dagli ultimi errori commessi. Se fosse vero, morirei dal ridere: ma i nostri arbitri, secondo una marea montante di trasmissioni tv e opionionisti un tanto al chilo, non sono i più scarsi del globo?
Ripeto, la notizia puzza anche perchè il sito in questione non mi pare quello della Pravda ufficiale e, basta dargli un occhio, è ricco di notizie, diciamo così, stravaganti. Però divertenti. Ecco comunque l'articolo in questione:
"La direzione del big-match del 20esimo turno del campionato russo di calcio CSKA-Lokomotiv in programma sabato prossimo a Mosca, verra' sicuramente affidata ad un arbitro italiano.
I fischietti in lizza per arbitare l'ennesimo derby moscovita sono tre: Paolo Bertini, Domenico Messina e Roberto Rosetti. La decisione presa dalla Federcalcio russa e' legata sia al momento poco brillante che sta attraversando la classe arbitrale locale, con clamorosi errori negli ultimi tempi che hanno suscitato molte polemiche, sia alla delicatezza della partita che potrebbe risultare decisiva ai fini della vittoria finale del campionato. Infatti il CSKA e' attualmente al comando con tre punti di vantaggio sulla Lokomotiv e con una vittoria sabato, il CSKA metterebbe una seria ipoteca sulla conquista dello scudetto".

mercoledì, settembre 20, 2006

SFIGATI DA 20MILA EURO MENSILI

"La politica non mi interessa: destra, sinistra, non importa. Considero la maggior parte dei politici degli sfigati che, fuori dal Parlamento, non riuscirebbero a guadagnare nemmeno 20mila euro al mese". Lo ha detto Flavio Briatore in una recente intervista. Piccola considerazione: vorrei essere anche io uno sfigato che non riesce a guadagnare nemmeno 20mila euro al mese, mi accontenterei di 15mila......

sabato, settembre 16, 2006

MOGGI: UN PIRLA

Diciamocelo pure: Luciano Moggi è stato un pirla. Lo dimostrano i fatti. E' stato pirla perchè per vincere ha prima costruito una squadra fortissima facenda leva non sul portafolgio di un presidente ricchissimo e tontolone, ma su l'impostazione managerale della sua società. E' stato pirla perchè ha saputo crearsi una serie di contatti e rapporti che, in un'azienda normale, sono il pane di qualsiasi manager. E lo ha fatto con un'abilità tale che uno come Piero Ostellino, non proprio un ultras, ha candidamente ammesso che all'estero la capacità di formare e gestire reti simili la insegnano nelle facoltà di economia ai futuri dirigenti.
E' stato un pirla perchè, invece di affannarsi tanto, alla fine avrebbe potuto vincere ugualmente semplicemente prendendosi come suo vice il presidente della principale azienda di telefonia del paese. Forse, tutto sommato, gli sarebbe costato anche meno. Attraverso lui avrebbe potuto sputtanare il suo principale concorrente con una mossa semplicissima: rendendo pubblici spezzoni di telefonate attentamente selezionate e lette con la lente maliziosamente distorta di qualche giornalista compiacente. Poi avrebbe potuto passare all'altro nemico: il presidente di una federazione qualsiasi, azzerato con lo stesso sistema. A quel punto il gioco sarebbe stato fatto. Sull'onda giustizialista sapientemente governata dalla stampa maliziosa e amica della sua città (guarda caso la più influente del paese), avrebbe potuto mettere a capo della suddetta federazione un amico di lunga data già gratificato in passato con incarichi di prestigio nella sua società. E questo nuovo capo avrebbe potuto riscrivere le regole a suo piacimento, pretendere una giustizia ridicola e addomesticata che azzoppasse gli avversari e, dulcis in fundo, porgergli su un piatto d'argento quello scudetto vanamente inseguito sul campo. Per questo Moggi è stato un pirla.
Invece Guido Rossi, da commissario della Fgic, è diventato presidente della Telecom.

giovedì, settembre 14, 2006

CANTAUTORE

Sulla Sgrena: "Lo Stato ha perso un funzionario capace e fedele per colpa di quella comunista di merda!". Parole e musica di Piergiorgio Stiffoni, senatore al terzo mandato della Repubblica Italiana, dal prestigioso palco della padana festa di Fiera. Complimenti per l'interpretazione.

lunedì, settembre 11, 2006

IL TEMPO CHE MANCA

D'accordo, è passato un po' di tempo dall'ultimo post. Non riesco proprio a mantenere l'impegno di un aggiornamento più costante. Ma adesso va così: quando ho una buona idea non è il momento per scrivere, quando ho tempo libero, non ho buone idee. Negli ultimi tempi poi sono successe un po' di cose: sul lavoro, fuori, nei rapporti con gli amici. E soprattutto ad un amico mi sento particolarmente vicino. E' stato colpito da un lutto grandissimo e lo ammiro per la forza con cui sta superando questo periodo.
Carlo: sappi che qui un punto d'appoggio lo trovi sempre.