giovedì, novembre 02, 2006

DIVANO: SCELTA FONDAMENTALE

Discussione oziosa fin che si vuole, ma assolutamente adatta ad una cena a tarda sera con un gruppo di amici che non vedi da molto e con cui vorresti passare più tempo. Location: una bella villetta a Paderno di Ponzano, tavolata che ha visto passare delle ottime tagliatelle ai porcini, una porchetta da sogno e uno spettacolare rosso friulano (di cui non ricordo più il nome). Sorseggiando la grappa finale, uno tira fuori l'argomento: il divano. Sì, il divano del salotto. Ben presto si scoprono gli altarini. Tutti i commensali (una decina) confessano, più o meno apertamente, di utilizzarlo oltre che per ricevere gli ospiti anche per colossali pennichelle, possibilmente pomeridiane. Allora sorge il problema: come scegliere il divano? Questione seria. Il divano dei sogni deve essere elegante, ma accogliente; capace di reggere l'urto delle visite "ufficiali", ma pure quello della classica posizione "stravacco". Ed eccoci arrivati al punto: in linea di massima tutti noi sbagliamo i criteri di scelta di questo fondamentale tassello dell'arredamento. E ce ne accorgiamo sempre troppo tardi.
"Sì - fa un amico del padrone di casa - cosa fai quando scegli il divano? Vai in negozio, butti l'occhio su quello che ti piace di più e lo provi. Ti siedi in maniera composta, con la schiena ben dritta, ti manca solo il piattino in una mano e la tazzina di caffè nell'altra. E da lì lo giudichi. Sbagliatissimo, perchè in quella posizione, a casa, nei momenti liberi, non ci starai mai. Sarebbe più logico entrare in negozio, stravaccarcisi sopra e vedere l'effetto che fa".
Anche perchè - ho aggiunto io - c'è un aspetto fondamentale da non sottovalutare: l'altezza e la durezza del bracciolo. Troppo alto e troppo duro non va bene, impossibile appoggiarci la testa. Sarebbe meglio basso e morbido. Ma se non ti ci butti sopra prima di comprarlo, come fai a capirlo? E quindi la scelta del divano resta un complicatissimo rompicapo.