sabato, agosto 25, 2007

SI RIPARTE PER POI RICOMINCIARE

Deciso: si ritorna in Provenza. io e la mia dolce metà, alla fine, abbiamo sciolto ogni dubbio andando sul sicuro. L'improvvisa settimana di vacanza che si apre davanti a noi, non programmata e figlia degli eventi oltre che di un'estate a dir poco strana, la passeremo tornando nei luoghi incantati che ci hanno già visto arrivare a bordo della nostra macchinina a fine giugno. Una settimana di tutto riposo (non tanto per me, a riposo forzato da alcune settimane, quanto per lei...) in un posticino vicino Salon, che mi auguro ardentemente abbia ancora posto per noi. Come al solito partiamo alla ventura, così sono nati i nostri viaggi migliori.
Al ritorno un autunno-inverno interessante: nuova esperienza lavorativa (condita con un gradito ritorno, ma sarò più chiaro in seguito), finalmente un agognato traguardo a portata di mano e qualche altro sviluppo a dir poco interessante.

"NON HO ALTERNATIVE A DESTRA.."

Giuro che se lo incontro gli chiedo l'autografo: grande Christian Rocca! Il suo pezzo di presentazione del campionato di calcio è quanto di meglio si possa immaginare. Leggere qui.
Dedicato a mister "non ho alternative a destra" Mancini....

SETTEMBRE SPORTIVO

Settembre sarà il mese dello sport. Campionato di calcio a parte, ci saranno gli europei di basket, di volley maschile e femminile, i mondiali di rugby e quelli di ciclismo. Senza dimenticare i mondiali di atletica appena iniziati. Tanti eventi e tante storie, come quella di Jorge Garbajosa, spagnolo campione del mondo di basket, ex stella di Treviso e da un anno planato (giustamente) nella Nba. Jorge è un duro, ma non nel senso di rude e manesco mestierante dei palazzetti, ma nel senso di giocatore di carattere, silenzioso e dall'orgoglio smisurato.
Lui vuole a tutti i costi giocare gli europei (tra le altre cose in programma proprio in Spagna) con la sua nazionale alla prima uscita ufficiale dopo il titolo mondiale. Il suo problema non è certo trovare un posto in squadra o nella rosa iberica: lì c'è già e non lo muove nessuno. Il suo problema invece è una caviglia malandata, che lo ha costretto a saltare l'ultima parte della scorsa stagione Nba. Un infortunio grave, che richiederebbe non meno di sei mesi di convalescenza. Ma Garba non si è arreso. Ha bruciato i tempi del recupero e a luglio era già in palestra a tirare pensando agli europei.
La sua squadra Nba, i Toronto Raptors, però non ha visto bene la cosa. Lo vorrebbe preservare fino a settembre in modo da averlo al meglio all'inizio della stagione. E quindi non gli ha dato l'ok per giocare con la propria nazionale. Ma Garba non ci sta e ha detto: "Io gioco lo stesso". Non sono parole a caso: per andare in nazionale è disposto a rimettere in discussione il contratto da 8,5 milioni di dollari che gli garantisce Toronto. Gli americani (anzi, i canadesi) ci sono rimasti male e le stanno tentando tutte per convincerlo. Ma c'è da scommetere che Garba, alla fine, scenderà in campo con la canotta rossa. Anche questo è un campione.

giovedì, agosto 23, 2007

IMBARAZZO A MOSCA

Copio e incollo questa notizia pescata direttamente da Repubblica.it. Mi verrebbe anche un sorriso se non pensassi che, probabilmente, un pilota ci ha rimesso le penne:

E' imbarazzo a Mosca dove il presidente Vladimir Putin e' impegnato a ostentare la rinnovata potenza militare russa al salone aeronautico Maks 2007 mentre in Siberia un bombardiere tattico Su-24 'Fencer' e' precipitato senza apparente motivo costringendo i vertici delle forze a sospenderne i voli. L'aereo e' caduto nella regione di Khabarovsk.

ARRIVANO I NOSTRI

Cinquanta poliziotti in più, quindici nuove volanti, dieci nuove auto per i carabinieri. I tanto sospirati, invocati, discussi, attesi rinforzi per le forze dell'ordine trevigiane sono infine arrivati. Sono la risposta dello Stato alle imprese criminali che scuotono la Marca in questi giorni. Arrivano dopo il duplice omicidio di Gorgo al Monticano. Arrivano dopo appena 24 ore dall'annuncio fatto dal sottosegretario agli interni Ettore Rosato. Mi chiedo: ma c'è voluto un duplice omicidio? Non dico che questo dispiegamento di forze avrebbe evitato il crimine, ma qualcuno mi può spiegare perchè solo cinque giorni fa non c'erano uomini disponibili per polizia e e carabinieri e poi, nel giro di 24 0re, sono miracolosamente comparsi? Qualcosa mi sfugge...

mercoledì, agosto 22, 2007

TRAPPOLA IN TRIBUNALE

Mi hanno detto che i vigili del fuoco avevano le lacrime agli occhi dal ridere. E sì, del resto non è uno spettacolo frequente trovare sette giornalisti imprigionati in un ascensore. Immagino il sottile gusto sadico con cui i vigili sono andati a liberare quelli che, quotidianamente, li pressano per avere tutti i dettagli possibili e immaginabili per ogni tipo di notiza: dall'incendio di sterpaglie e all'incidente mortale.
Tutto è capitato ieri mattina in tribunale. La truppa di giornalisti, tra cui due fotografi, stava correndo al terzo piano per la conferenza stampa del pm incaricato di seguire le indagini sul probabile duplice omicidio che ha scosso la Marca. Si sono gettati nel capiente ascensore del palazzo di giustizia per raggiungere la sede della procura. L'ascensore è partito ma poi si è bloccato quasi subito tra un piano e l'altro. Panico tra i colleghi. Per non dire l'imbarazzo provato mezz'ora dopo, quando i vigili hanno liberato tutti, salvando così il diritto dei lettori ad essere informati.....

GUERRA TIEPIDA 2

Sempre più interessante questa storia della "guerra tiepida" (sì, vabbè la chiamo così io, ma tanto questo è il mio blog o no?). Dopo il caso dell'isola di Guam e dopo l'annuncio di Putin riguardante i bombardieri russi di nuovo in azione con voli strategici stile Guerra Fredda (quella vera), ora si viene a sapere di un incontro ravvicinato tra caccia inglesi e bombardieri russi (con tanto di foto). Questa la notizia da Corriere.it:
"Due caccia della Royal Air Force si sono levati in volo la scorsa settimana per intercettare un bombardiere strategico russo in avvicinamento verso lo spazio aereo della Gran Bretagna. Lo ha rivelato a Londra il ministero della Difesa. Una foto che documenta l’episodio è stata pubblicata sul sito del dicastero. E' visdibile un caccia Typhoon F2 che affianca un Tu-95 russo, detto "Bear" (Orso) secondo una classificazione della Nato. Il bombardiere sarebbe stato intercettato nell’Atlantico settentrionale, in una zona internazionale non lontana dallo spazio aereo del Regno Unito".
Attendo con curiosità la nuova puntata di questa vicenda: spero che qualcuno moderi i bollenti spiriti....

martedì, agosto 21, 2007

MARKETING POLITICO

Così Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc (sì, proprio quello che chiede più soldi per i parlamentari troppo soli a Roma...), a proposito del Partito della Libertà, la nuova invenzione di S.B. : "I partiti sono una cosa seria. E non si possono basare sul marketing politico".
Mi verrebbe da chiedere: "Scusi dott. Cesa, ma è sicuro di quello che dice? E Forza Italia? Non è forse nata in una televisione, cresciuta proprio grazie al marketing non politico ma pubblicitario? Non è forse il partito, (beh, partito...) guidato da una figura non proprio scelta dai militanti ma imposta a tutti e guai a dissentire? Scusi: ma lei con chi è alleato?". Così tanto per togliermi una curiosità.

lunedì, agosto 20, 2007

L'ARGENTINO RITORNA

Devo dire che la Benetton basket 2007/2008 si annuncia come una squadra interessante e in grado di regalare qualche soddisfazione. A un roster di tutto rispetto, un bel mix tra italiani di talento e stranieri di qualità, si aggiunge anche una bella novità in panchina: a fare da assistente a coach Alessandro Ramagli e al vice Frank Vitucci è stato chiamato Marcelo Nicola. L'indimenticato asso argentino che ha contribuito ai successi biancoverdi tra la fine degli anni '90 e il 2004. Un grande ritorno per quello che è stato un vero idolo del Palaverde. La Benetton sembra voler pescare a piene mani dalla propria storia: prima Iacopini dirgiente, ora Nicola nello staff tecnico. Penso proprio che quest'anno andrò spesso e volentieri al palazzetto....

ASSEMBLEA STRALUNATA

Qualcosa si muove, la fiducia risale, ma anche l'amarezza. Sabato sera ho vissuto dei momenti surreali. Dal telefono della mia scrivania collegato in teleconferenza uscivano voci dai mille accenti diversi. C'era Nicola da Bergamo, Raffa da Venezia, Rossella da Brescia, Antonio, Marco, Dani e tanti altri da Cagliari, Manu da Messina, non so chi da Napoli, Roma, Milano, Bologna (e mi dispiace non avere avuto tempo e possibilità di conoscere tutti). Tutti appesi ad un filo in attesa di un refolo di vento in grado di alimentare la speranza. Anche chi, come me, sa bene che le strade ben presto si divideranno.
Non starò qui a dire e ribadire quello che penso su quanto sta accadendo in E polis, il mio pensiero l'ho già espresso nella discussione dell'altra sera. Non starò nemmeno a commentare l'atteggiamento della proprietà, non ne ho più voglia. Ma sabato notte, verso l'una e mezza, dopo una stralunata e per certi versi drammatica assemblea convocata a mezzanotte e dieci, me sono uscito dalla redazione con una strana sensazione addosso. Un misto di tristezza e, lo ammetto, di sollievo. Ho le idee più chiare, tra qualche giorno sarò anche io più "chiaro" con tutti. Certo che quel telefono dalle voci con i mille accenti un po' mi mancherà.

venerdì, agosto 17, 2007

SE NE SONO ACCORTI...

Il silenzio di skype si è fatto talmente assordante che anche qualche mass media italiano se n'è finalmente accorto, anche se con 24 ore di ritardo. Repubblica scrive questo.

IL SILENZIO DI SKYPE

Forse non sono stato l'unico a farsi venire il dubbio. Ieri, per gran parte della giornata, Skype non ha funzionato e mi sono subito chiesto perchè. Il programma si apriva come al solito ma nessun collegamento risultava in linea. Cosa alquanto strana. Questo per tutto il pomeriggio e poi per tutta la serata. Non sono riuscito a capire il perchè e alla fine, considerata la mia proverbiale pigrizia, ho anche rinunciato a farlo.
In serata però, sfogliando il sito del quotidiano spagonolo El Pais, ho scoperto l'arcano: il sistema Skype ha avuto un problema di rete tale da metterlo fuori uso praticamente in tutto il mondo. Insomma milioni di persone sono rimaste, volenti o nolenti, off line. Il quotidiano spagnolo in questo articolo spiega che alle 16,02 sul sito da cui è possibile scaricare il programma è comparso un comunicato che denunciava dei problemi al software annunciando una sospensione del servizio di almeno 12-24 ore. Anche sulla versione italiana (www.skype.it) si poteva leggere questo avviso:
Hello everyone,
Apologies for the delay, but we can now update you on the Skype sign-on issue. As we continue to work hard at resolving the problem, we wanted to dispel some of the concerns that you may have. The Skype system has not crashed or been victim of a cyber attack. We love our customers too much to let that happen. This problem occurred because of a deficiency in an algorithm within Skype networking software. This controls the interaction between the user’s own Skype client and the rest of the Skype network.
Rest assured that everyone at Skype is working around the clock — from Tallinn to Luxembourg to San Jose — to resume normal service as quickly as possible.

Dopo l'una di notte Skype ha ricomicato a dare segni di vita. Ovviamente questa notizia non ha trovato alcuno spazio su media italiani via web.

giovedì, agosto 16, 2007

TUTTI NELLA STESSA BARCA....

Certo, a me e ai mie colleghi di E polis non è endata bene. Ma c'è chi sta decisamente peggio. Ecco cosa è successo a Radio Milan-Inter". (da corriere.it).

MILANO - Una chiusura improvvisa. Senza preavviso. "Radio Milan-Inter" ha cessato le trasmissioni. Dal 14 agosto non esiste più. La proprietà ha ceduto le frequenze a una concessionaria che gestisce tra l'altro le frequenze di Radio Deejay. Una decisione che ha lasciato interdetti gli ascoltatori - i quali stanno esprimendo la loro protesta sui forum del sito - ma soprattutto la stessa redazione. Tanto che Lapo De Carlo, direttore dell'emittente, confessa a Datasport di essere venuto a conoscenza della notizia praticamente a cose fatte. «L'editore ha chiamato uno per uno quelli che ha trovato. Ma siamo caduti dalle nuvole».

SENZA LAVORO - Come mai questa decisione improvvisa? «Perché evidentemente il loro investimento ha portato un certo numero di ascolti, ma meno pubblicità di quanto sperassero. Radio MilanInter andava molto meglio di un anno e mezzo fa, ma aveva ancora normali problemi economici di gestione». Oltre alla scelta di cedere le frequenze, anche il metodo non è andato giù ai redattori. E ci mancherebbe. «All'improvviso hanno portato via tutte le nostre cose e i computer - raccontano - è come se in redazione fossero passati i ladri. Qualcuno è stato avvisato dall'editore, qualcuno dai colleghi. Fatto sta che da un giorno all'altro una quindicina di giornalisti si ritrovano senza lavoro».

martedì, agosto 14, 2007

CAVALLINI IN CAMARGUE


Cavallini in Camargue, inserito originariamente da paolo calia.

Una delle foto scattate durante il viaggio tra Provenza e Camargue: i cavallini bianchi. Per me sono un vero spettacolo: forti, belli ma senza fronzoli, dal carattere deciso, perfettamente adatti a vivere in un ambiente tanto dolce nella bella stagione quanto spietato in inverno. In Camargue li scorgi all'improvviso, liberi, in genere appena nascosti dietro una siepe e un raro filare di alberi. Ogni volta una scoperta sempre nuova.

GENTY, I CULATTONI E LA GENTE...

Ho assistito da spettatore alla bufera scatenata dalle parole del vice sindaco Giancarlo Gentilini su culattoni e pulizia etnica. Parole condannabili e da condannare. Da riflettere invece su un altro aspetto: un rapido sondaggio condotto da una tv locale, Rete Veneta, ha dimostrato che la gente è ancora un volta con lui. Sono stati oltre duecento gli sms e le mail arrivate in redazione per commentare le frasi di Genty, e l'ottanta per cento gli dà ragione almeno sul concetto (ovvero mettere fine allo spettacolo del sesso a pagamento lungo le strade, etero o omo che sia), non tanto sulle parole utilizzate.
Altra considerazione: qualcuno mi sa dire quanti erano i trevigiani "veri" presenti sabato alla manifestazione di protesta sotto le finestre di Ca' Sugana? Per veri intendo persone non iscritte a partiti, associazioni, centri sociali ecc. C'è stata veramente quella reazione popolare tanto invocata?

lunedì, agosto 13, 2007

DONNE AL VOLANTE.....

Lungo una strada trevigiana. Un agente della polizia stradale ferma un'auto per normali controlli. Al volante una signora visibilmente agitata. Vede l'agente a che le fa dei segnali da bordo strada. Si ferma, abbassa il finestrino e dice un po' preoccupata: "Agente, mi sono fermata ma ho sentito come un tonfo...". Risposta: "Sì, signora: mi ha appena portato via la paletta....".
Raccolta da un collega mentre faceva due chiacchiere con l'agente in questione al bar del tribunale.

sabato, agosto 11, 2007

GUERRA TIEPIDA

Era da un po', almeno dalla caduta del Muro, che non si leggevano notizie così. Il free press la Stampa scrive che giovedì due bombardieri russi a lungo raggio, modelli Tupolev 95 e Tupolev 160, hanno sorvolato la base militare americana a Guam, nell'oceano Pacifico. Essendo i due aerei attrezzati per il trasporto e il lancio di missili nucleari, la cosa ha impensierito non poco gli americani che hanno subito fatto scattere misure di difesa ormai in disuso dai tempi della Guerra Fredda. Due caccia Usa si sono subito alzati in volo affiancando i bombardieri e, come riporta il giornale citando il generale russo Pavel Andosov, i piloti dei due paesi "si sono guardati negli occhi". I vertici dell'aviazione militare russa hanno giustificato l'episodio dicendo che si è solo trattato di un'esercitazione su cieli dell'Estremo Oriente. In poche parole: da brividi.
E' un po' di tempo che la Russia ha cominciato ad rispolverare atteggiamenti tipici degli anni Sessanta-Settanta, risposta del resto alle improvvide mosse del presidente Usa Bush che ha rimesso sul tavolo l'ipotesi dello scudo stellare contro improvvisi attacchi missilistici.
Siamo alla guerra tiepida?

UN BLOG INTERNAZIONALE

Tutta colpa di Carlo. Da quando mi ha caricato sul blog il programmino per contare il numero delle visite e per capire da dove si collegano in vari internauti che approdano nelle "isole", sono diventato una specie di maniaco. Controllo almeno una decina di volte al giorno e con grande sorpresa scopro che sono diventato un blogger internazionale.
I contatti più recenti arrivano da Usa (Cincinnati e Minnesota, per la precisione), Iran, Malaysia, Indonesia, Germania (Stoccarda, e ho pure una mezza idea di chi sia il visitatore...), Berna, Atene e perfino dall'Isola di Man. Insomma: d'ora in poi mi toccherà limitare al massimo le fesserie per evitare figuraccie internazionali.... Comunque: grazie a tutti.

venerdì, agosto 10, 2007

MATERAZZI E I FRANCESI

A parte le farneticazioni del ct della nazionale francese di calcio Raymond Domenech, i francesi non sembrano approvare il suo giudizio su Marco Materazzi. Il ct lo ha definito il miglior giocatore della finale mondiale in quanto ha segnato un gol, segnato il suo rigore nella lotteria finale e provocato l'espulsione del miglior giocatore avversario. Il quotidiano l'Equipe ha quindi lanciato un sondaggio e gli esiti sono questi:

LA QUESTION DU JOUR

Approuvez-vous "l'hommage" de Raymond Domenech à Marco Materazzi?

Oui33%
Non63%
Nsp4%

giovedì, agosto 09, 2007

L'ASSESSORE SERGIO BASSO...

Chissà la reazione dell'assessore comunale all'urbanistica Sergio Marton, gran appassionato di calcio e tifoso del Treviso oltre che purtroppo (per lui) dell'Inter, dopo aver letto il Gazzettino di oggi. A pagina XVII della cronaca sportiva, di spalla, c'è un'intervista che nell'occhiello recita: "tifosi eccellenti". Il protagonista chiamato a parlare del Treviso è lui, almeno a giudicare dalla foto. Sì, perchè leggendo il pezzo non è che si capisca molto: il giornalista lo battezza all'inizio come "Sergio Basso" e per tutto l'articolo lo continua a chiamare "Basso". Magistrale refuso! Molto probabilmente sono stati confusi lo stesso Sergio Marton e Giuseppe Basso, altro assessore assiduo frequentatore del Tenni. I due sono accumunati dalla passione per il Treviso, e basta. Se infatti Marton è un ultras neroazzurro, Basso è uno sfegatato milanista: "Seguo il Milan dai tempi di Rivera", non manca mai di ripetere. Da capire per chi tifa Sergio Basso....

LA CASTA NELLA MARCA

Anche la piccola Treviso ha l'onore di una citazione (indiretta) nel libro cult dell'anno "La casta" di Stella e Rizzo. Poca roba, ma a Mauro Michielon, capogruppo leghista in consiglio comunale ed ex deputato oltre che ex assessore comunale una vita fa, non farà piacere sapere di essere stato citato nel capitolo "AAA cercasi poltrona per trombato" quando si parla di Poste. Il cda dell'ente, che ha lo Stato come unico azionista, è incredibilmente folto: 11 membri."C'erano infatti da sistemare un po' di trombati e amici vari - scrive il duo Stella-Rizzo dando il via all'elenco - l'ex parlamentare diessino Salvatore Biasco, l'ex deputato leghista Mauro Michielon, l'ex assessore socialista della Provincia di Trapani Francesco Pizzo, l'ex sindaco forzista di Monza Roberto Colombo....". Nulla che non si sapesse già, ma conoscendo Mauro posso immaginare la sua reazione.....
Ps: a proposito: ma nei tanti pezzi sulla Casta fatti dai giornali trevigiani, qualcuno ha mai scritto questa cosa? Nel calderone, ovviamente, ci metto anche il mio vecchio Treviso...

LA MAGIA GORDES


GORDES, inserito originariamente da paolo calia.

Questa estate la Provenza ci ha riservato meraviglie e sorprese a ripetizione, tra cui Gordes paesino del Luberon abbarbicato su una collina. Vista magnifica.

MA LA PRIMAVERA NO

Ok, è calcio d'agosto e non conta niente, però perdere contro la primavera dell'Inter.... Comunque andiamo avanti fiduciosi.

mercoledì, agosto 08, 2007

LA STAMPA FREE PRESS E I CONIGLI

Ho lavorato in una free press, per quanto anomala potesse essere Epolis (chiedo scusa ai colleghi se ne parlo al passato, ma al momento mi viene così). E fin dall'inizio ho colto da parte di chi lavorava nelle testate concorrenti (non tutti per la verità) una certa diffidenza, per non dire ostilità. Noi eravamo il giornale di rottura, quello che andava a scardinare il monolitico sistema di diffusione consolidato da decenni proponendo un quotidiano gratis, tranne una piccola quota venduta in edicola 50 centesimi e quindi alla metà del prezzo normale, ma ricco e completo come uno tradizionale. I primi a spararci addosso sono stati gli edicolanti, timorosi di perdere consistenti quote di mercato.
Ora, se penso a quelle polemiche, mi viene da ridere. Ho tra le mani una copia della Stampa, prestigioso quotidiano nazionale fondato nel 1867 come "Gazzetta Piemontese" e divenuto "La Stampa" nel 1894. Un giornale storico e autorevole, non certo una free press. Peccato che ormai venga distribuito quasi allo stesso modo: io, ogni giorno da mesi, trovo una pila di copie lasciate nella cassetta delle lettere del mio condominio. E così nei palazzi vicini e in quelli del quartiere e della città. E non si tratta dell'edizione del giorno prima, ma di quella in edicola. A Treviso, da metà pomeriggio in poi, centinaia di copie della Stampa vengono distribuite gratuitamente. Non sento però i colleghi gridare alla concorenza sleale come fecero in tanti (e hanno fatto fino all'ultimo) con noi, né gli edicolanti ribellarsi. Loro poi avrebbero tutti i diritti a lamentarsi perchè questo sì che è un vero mancato guadagno: il giornale torinese dovrebbe essere venduto solo in edicola, non regalato a pacchi.
Non ho sentito nessuno lamentarsi nemmeno di un altro fatto: sulle copie gratuite non c'è scritto "omaggio". Mi ricordo che quando uscì Il Treviso, gratuitamente come doveva essere, qualcuno andò anche a lamentarsi in comune e al comando della Polizia Locale perchè sulle copie distribuite non c'era stampata la parola "omaggio". Dicevano che doveva essere obbligatorio specificarla. Ma noi eravamo piccoli, la Stampa è un colosso. E contro i colossi tutti i tromboni della legalità, dell'etica giornalistica e della concorrenza leale, si spengono. La paura fa novanta e i conigli prosperano.

martedì, agosto 07, 2007

QUELLA BISCA DEL FILO'

la questura di Treviso dichiara guerra alle bische clandestine, quei luoghi di ritrovo dove loschi individui si giocano fortune tra carte e tavoli verdi. Pugno di ferro e nessuna pietà. Con brillante a ammirevole zelo le forze dell'ordine hanno colpito duro soprattutto uno delle bische più note della provincia, "Il filò" di Breda. Ogni giorno attempate signore si sfidavano a giochi oltre modo pericolosi come la temibile "bestia", sfida a carte trevisane meglio nota come "batar a carta". Sul piccolo tavolo di legno del filò, ogni santo pomeriggio che il Signore ha mandato in terra, passavano vere fortune ben nascoste tre puntate da brivido a colpi di uno o due centisimi di euro. Somme che, diciamolo senza timore alcuno, possono mandare sul lastrico chiunque. Per rompere questa catena del vizio, la questura ha inviato una circolare con la lista nera dei giochi da cancellare: oltra alla "bestia", ramino, sette e mezzo, primiera ma anche morra, dadi e testa o croce. A breve il veto toccherà anche scopa e briscola. Tutto proibito. La presidentessa del filò ha tentato una disperata difesa: "Credo che agli anziani si debba lasciare qualche passatempo per fare trascorrere loro qualche ora in serenità. Il gioco d'azzardo, sinceramente, è un'altra cosa. E' molto peggio lasciare l'intero stipendio ai videogiochi del bar o spendere decine di euro per comprare gratta e vinci che giocare a bestia puntando, sì e no, un euro". Parole che dimostrano un chiaro tentativo di gettare fango sulle forze dell'ordine impegnate in un'opera moralizzatrice senza pari in Europa.
Purtroppo è tutto vero, non resta che scherzarci sopra.....

LA LAVANDA


LA LAVANDA, inserito originariamente da paolocalia.

E' tra le immagini preferite della Provenza, scattata lo scorso giugno durante una delle vacanze più belle degli ultimi tempi. L'abbazia di Senanque, piccola perla del Luberon. In questo periodo mi piace proprio guardarla, anche se la lavanda ormai non ci sarà più...

lunedì, agosto 06, 2007

BUROCRAZIA CANAGLIA....

Carte, carte e ancora carte. La burocrazia per accedere ad un sussidio che copre solo una ventina di giorni di assenza dal lavoro (usiamo una formula elegante va...) è infinita. E, aggiungo, un pelo deprimente. Ma è lo scotto da pagare, per me un po' troppo alto vista l'allergia che mi prende ogni volta che devo compilare un modulo. Sono giorni che non faccio altro e quando tutto sembra finito arriva la telefonata: "Scusi, ma ci mancano alcuni dati. Le spedisco due moduli....". Ancora? Ma quanto durerà questo supplizio?

domenica, agosto 05, 2007

CASO LORBEK

Il Corriere della Sera di ieri, sabato 4 agosto, ha trattato bene una bella notizia: le presunte pressioni esercitate dalla Benetton basket nei confronti di Pierluigi Ronzani, presidente della camera di conciliazione del Coni incaricata di esaminare la situazione della società biancoverde in merito al caso Lorbek. La Camera di Conciliazione avrebbe dovuto decidere il tipo di penalizzazione da infliggere alla Benetton come condanna per il pasticcio legato al tesseramente del giocatore slavo, ritenuto illegale. Il Corriere fa un bel lavoro e pubblica, sia sulla parte regionale (con un pezzo incentrato più sulle presunte negligenze del presidente della Verde Sport Giorgio Buzzavo) che su quella nazionale, i verbali delle intercettazioni che sembrano inchiodare la società alle proprie responsabilità. In una si legge della telefonata fatta da un legale e un giornalista, entrambi trevigiani, a Ronzani. L'ipotesi è che le chiamate vennero effettuate per convicere il giudice sportivo a essere clemente nei confronti della Benetton. Il bel lavoro del Corriere però ha una piccola macchia. Nella parte regionale non si fanno nomi, ma si parla genericamente di un avvocato e di un giornalista. Poche pagine dopo, nelle pagine nazionali di cronaca sportiva, c'è però un altro articolo sullo stesso argomento. E qui i nomi vengono fuori belli chiari: l'avvocato che chiama Ronzani è Alessandro Gracis, mentre il giornalista è Luigi Maffei, inviato del Gazzettino.
Adesso una domanda: perchè nella parte locale non viene specificato chi commette un'azione probabilmente illegale e in quella nazionale sì?

sabato, agosto 04, 2007

IL MODULO DI TREZEGOL

Parliamo di calcio. Qual è il modulo di gioco preferito da Trezeguet, attaccante della Juve? Non è una domanda peregrina, ma di difficile soluzione. Almeno leggendo i giornali di oggi. Sarà che in questi giorni ho, mio malgrado, un po' di tempo in più e quindi sono particolarmente attento alla lettura comparata dei quotidiani. Lettura che, devo ammettere, riserva sempre delle sorprese. Oggi, mentre mi gustavo una giornata al mare, ho avuto modo di apprendere la stessa notizia (sicuramente arrivata da una conferenza stampa) riportata in modo diametralmente opposto da due giornali. Quanto basta, insomma, per confondere anche il tifoso più attento.
La Gazzetta dello Sport: "La cura della Juve? Schierare il tridente" recita il titolo che riprende il contenuto di alcune dichiarazioni rilasciate dall'attaccante francese. In prima pagina la rosea è ancora più chiara: "Trezeguet ha la cura per guarire la Juve. Il francese propone il tridente". Nel pezzo alcuni virgolettati di Trezegol che spiega: "Il tridente mi piace, è un sistema di gioco divertente e se riusciamo ad essere più concreti sotto rete può essere più utile del 4-4-2".
Ora la versione della Stampa: "Trezeguet: preferisco giocare con le due punte", si legge in un sommario del servizio dedicato alla Juventus. Caspita: l'esatto opposto! In questo caso Trezegol specifica (e ripropongo sempre un virgolettato): "Il modo di giocare è diverso da come ero abituato. Il tridente è una soluzione, ma per le mie caratteristiche preferisco le due punte".
Divertente vero? Aggiungo che entrambi i pezzi portano la firma di due inviati. Quindi presumo che i virgolettati siano stati raccolti sentendo il giocatore direttamente e non attraverso le agenzie. Qualcuno bara, a meno che Trezegol non soffra di sdoppiamento della personalità...

IL CHIANTI DEL 2004

Qualche giorna fa in una nota trattoria vicino al Sant'Artemio. Una delle firme più conosciute del giornalismo trevigiano è a cena con un amico. Ordina un vino: "Ne vorrei uno giovane - dice guardando la lista - facciamo questo Chianti del 2006". Arriva l'acqua, arrivano le pietanze (carne alla griglia), ma del Chianti nessuna traccia. Verso la fine della cena il giornalista, visibilmente contrariato, ricorda al cameriere il vino. Dopo qualche minuto gli arriva una bottiglia già stappata, ma di Chianti del 2004. "Guardi, avevo chiesto il Chianti del 2006, questa non la voglio". Il cameriere torna indietro, per poi riprensentarsi dopo pochi minuti: "Ci dispiace, ma sulla lista c'è un errore di stampa. Il Chianti del 2006 non c'è, abbiamo solo quello del 2004". "Va bene - fa il nostro - allora riporti pure indietro la bottiglia. Per me basta così". Passano altri cinque minuti e al tavolo arriva il titolare della trattoria: "Qualche problema?", fa con tono vagamente minaccioso. Il giornalista spiega quanto avvenuto, ma l'oste rincara: "La bottiglia è stata aperta, adesso qualcuno la deve pagare". "E' un problema suo", la secca replica. L'oste non ci sta e, in un locale pieno e con tutta la clientela molto incuriosità dalla scenetta che si stava svolgendo davanti agli occhi, urla deciso: "E ora te bevi acqua!!". Gelo. Il giornalista però non fa una piega: "Mi porti il conto", sibila. Nemmeno da dire che, nei giorni seguenti, è partita una vera e propria crociata contro questa trattoria, non contro il Chianti ovviamente....

CORRIERA MALANDRINA

Mi scuseranno gli amici milanisti, ma la storia di Kakà che scende dall'aereo a Mosca e sale per sbaglio sulla corriera del Real Madrid fa proprio ridere. Uno sceneggiatore di holliwood non avrebbe saputo fare di meglio. Chissà che non sia un segno premonitore... (gufata con bersaglio bel preciso :-) )

venerdì, agosto 03, 2007

USCIRE

Questa volta andarsene è stata dura, durissima. Spegnere il computer, raccogliere le ultime cose, fare finta di rovistare nei cassetti ormai vuoti per prendere tempo, poi alzarsi e imboccare l’uscita. Molto probabilmente, per l’ultima volta. Non ce l’ho fatta a salutare come si deve i miei compagni di viaggio, ho preferito evitare scene madri con tanto di lucciconi agli occhi. Me la sono cavata con un semplice “ciao fioi, tanto ci sentiamo in questi giorni”. Ma senza allegria, con il cuore pesante. Manu non l’ho nemmeno guardato uscendo. Meglio: per me e per lui. E’ finita così la mia avventura in E polis, una bellissima avventura. Nessuno mi porterà mai via il bagaglio di esperienza, contatti umani, giorni belli e meno belli, gioie e salutari incazzature, che hanno costellato il mio ultimo anno e mezzo. Adesso si apre un altro capitolo, più grigio e imprevedibile. Quello della cassa integrazione a “tempo determinato” (grazie Marcè), del futuro incerto dominato da quella piccola ansia che ti assale sempre quando non sai bene cosa fare. Di certo però, prima o poi, da una parte o dall’altra, si ritornerà in pista.

mercoledì, agosto 01, 2007

PERIODO NERO

Evoluzione completata: da precario, a lavoratore a tempo, a cassaintegrato. Prossima fermata: la disoccupazione. Non c'è che dire: una carriere invidiabile....