venerdì, settembre 21, 2007

IL MINISTRO E L'APOSTROFO...

Perfino inutile tornare sulla triste vicenda del ministro della Giustizia Clemente Mastella che prende un lussuoso aereo di Stato per andare a seguire il Gran Premio di Formula Uno a Monza assieme al figlio. La figuraccia si commenta da sola. Ma Mastella ci tiene a puntulizzare lo fa nel suo blog, una lettura che consiglio a tutti.
Il ministro argomenta la sua difesa e scrive: "...ho chiesto un passaggio e sono arrivato a Roma per partire. Ho portato mio figlio con me, anche se Elio il biglietto per un volo di linea già l'aveva acquistato. Ma non capisco qual'è il problema. C'era posto. Parlate di problemi di opportunità politica? Di atteggiamento offensivo rispetto a chi fa una vita diversa e molto più dura? Lo capisco. Ma è solo l'aspetto apparente della questione. La questione a mio avviso è che c'è un tentativo politico di massacrarmi in base a un progetto preciso per far cadere il Governo".
Ora: va bene la voglia e la foga difendersi, ma un ministro della Repubblica dovrebbe difendere anche l'italiano e quell'apostrofo malandrina, oltra a una consecutio temporum non proprio perfetta, non fanno certo onore...